Quando si ha a che fare con prodotti vernicianti murali per esterni, si devono tenere in considerazione due fattori fondamentali:
l’umidità, che agisce sottoforma di vapore acqueo attraverso la pittura e gli agenti atmosferici a cui è sottoposta costantemente, che ne provocano il graduale deterioramento.
Le caratteristiche ottimali quindi per una pittura da esterni devono essere traspirabilità e idrorepellenza.
I film di vernice/pittura infatti spesso sono soggetti ad inumidirsi a causa dei cicli gelivi, o per piogge acide, a causa dall’alta presenza di inquinamento, soprattutto nelle grandi città, che facilitano la disgregazione dello strato di finitura o anche la formazione di muffe, muschi e batteri, che intaccano la facciata e deteriorano il rivestimento.
Ma le piogge non sono l’unico problema.
Anche l’umidità di risalita ha grande preponderanza nella conservazione di una facciata; penetra dalla falda acquifera o per condensa, arrivando anche a creare delle micro fessurazioni, che si aggravano spesso con il tempo, con rigonfiamenti e distacchi, anche abbondanti delle pellicole pittoriche.
Ci sono però delle soluzioni di pittura in commercio che coniugano le due principali caratteristiche per la conservazione di una facciata esterna.
La pittura silossanica, ottenuta miscelando i classici prodotti a resina ottenuta dalla polimerizzazione di silice. Una macromolecola che si forma a partire da un composto minerale ed inorganico.
Esteticamente, i prodotti silossanici si presentano una volta essiccati, come un materiale microporoso ma idrorepellente che, da un lato, consente la migrazione del vapore contenuto nel supporto verso l’esterno, dall’altro impedisce alle gocce di pioggia e all’umidità di penetrare all’interno della muratura.
Una sorta di pelle, permeabile al vapore, all’acqua proveniente dall’esterno, la cui microporosità è garantita dalla formazione di un reticolo, non presente nelle normali pitture sintetiche.
Le pitture silossaniche sono quindi ottenute mediante una miscelazione equilibrata di leganti acrilici e resine silossaniche.
Molto utilizzate anche in caso di ristrutturazione e restauro di facciate storiche, non vanno a creare una vera pellicola, ma un rivestimento poroso e traspirante, bello anche esteticamente.
Ulteriore dettaglio, questo genere di finiture sono anche spesso antistatiche, ovvero non fanno aderire polveri e sporco alle superfici, mantenendo il bello della finitura più a lungo, che, grazie alle caratteristiche di idrorepellenza, in occasione di pioggia, subisce un vero e proprio lavaggio.